Oggi voliamo a Melbourne in Australia, nello studio creativo di Cat Rabbit. Un luogo dove feltro, filo, forbici e colla sono di casa e dove Cat si diverte a creare pupazzi, spille e charms con l'aiuto del suo gatto Porco e della sua amica Isobel. Un trio ben assortito che, prima di mettersi a lavoro, non dimentica mai di mettere dei biscotti in forno per l'ora del tè.
Cat, dopo aver scelto il materiale dalle nostre collezioni di feltro e lana merino extra fine, ha realizzato esclusivamente per noi tre soffici amici che dividono la passione del crafting: Binky il carlino, Buster il coniglio e Arthur il gatto. Questi buffi animali sono vestiti di tutto punto e si divertono insieme in una stanza colma di feltro e gomitoli, libri e dischi, biscotti e tè. Ogni particolare è curato nei minimi dettagli e il risultato finale è strepitoso! Noi siamo innamorati di Cat Rabbit, succederà lo stesso a te.
Goditi la galleria di immagini e l'intervista fatta a Cat.
Dove sei nata e cresciuta? Dove vivi adesso?
Sono nata e cresciuta nel Nord Ovest della Tasmania, circondata dalla natura selvaggia e dagli animali, soprattutto conigli. Adesso vivo a Melbourne, Victoria – dove c'è molta meno natura, ma sempre un coniglio (Pipo) ed un gatto (Porco).
La tua fonte di ispirazione?
Le cose di tutti i giorni. Il processo di creare in senso generale, sia cucire che cuocere al forno o altro, mi fanno sentire sempre piena di energia ed ispirata. A volte mi piace la sensazione di essere in una folla dove nessuno mi conosce. Mi fermo ad osservare i bei vestiti e le persone che attirano la mia attenzione. Altre volte mi aiuta la solitudine o fare qualche lavoretto in giardino. Ma c'è soltanto una cosa che riesce sempre a stimolare la mia creatività: una buona sessione di karaoke, perché io AMO il karaoke.
La tua migliore qualità?
Penso di essere molto tenace e paziente. Non credo che riuscirei a fare quello che faccio senza una bella dose di pazienza.
Com’è la tua giornata perfetta?
Ad essere sincera? Probabilmente sarebbe incentrata sul cibo e poi adoro fare colazione! Quindi sicuramente comincerebbe con: un uovo sodo, ‘soldiers’ ovvero pezzetti di pane da inzuppare nell'uovo, succo d’arancia e magari una piccola ciotola di porridge o yogurt e ovviamente non può mancare un buon caffè. La giornata poi proseguirebbe vagando per la città, soffermandomi a guardare una galleria d'arte, oppure a leggere un libro in biblioteca o anche semplicemente andare alla scoperta di un posto che non ho mai visto. Se a tutto ciò ci aggiungiamo un po’ di dolci, qualche amico e un po’ di tempo da dedicare al mio gatto, allora sarei la persona più felice al mondo.
Un suono o un odore che associ al tuo lavoro?
L’odore che emanano i dolci, quando sono nel forno, mi mettono subito dell’umore giusto per iniziare a cucire. Probabilmente tutto ciò lo associo a quando ero piccola e a mia mamma che mi diceva di trovare qualcosa da fare per tenermi occupata, mentre lei preparava qualcosa di buono per il tè del pomeriggio.
I social media hanno cambiato il modo di essere un artista?
Penso che abbia reso essere un artista più reale, perché ora ciascuno può condividere le proprie tecniche e allo stesso tempo condividere la propria routine quotidiana; così fondamentalmente si demistifica il processo creativo. A me, sui social, piace più condividere un aspetto immaginario come, per esempio i miei personaggi, che prendono vita sul mio tavolo di lavoro. Quindi, nel mio caso, non faccio altro che presentare le vite dei miei personaggi. Ovviamente è una sfida adeguarsi ai cambiamenti, ma penso sia importante ricordare che i social media sono essenzialmente strumenti che ognuno può usare nel modo più adatto a sé stesso.
Hai un rituale prima di iniziare un nuovo progetto?
Troppi rituali mi impediscono di partire, quindi preferisco buttarmi subito nel lavoro! Lo paragono al saltare nell'acqua fredda del mare, un mio caro amico lo chiama "nuoto senza esitazione" e io applico la stessa tecnica alla cucitura. Cucire senza esitazione!
I tuoi pupazzi sono così buffi e colorati, come ti sono venuti in mente e cosa intendi rappresentare?
Mi piace che i personaggi si evolvano senza un piano, il processo scultoreo con cui li creo porta ad un aspetto finale per me sempre inaspettato. Mi piace questa incertezza e sento che questa dà ad ogni personaggio una qualità unica. Mi piace pensare che con i miei personaggi esprimo una serie di personalità. La speranza è che diano un senso di conforto e un po' di felicità alle persone.
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