Tessitura: un piccolo reportage

da Gaia Gualtieri - 07/03/2014

Gaia Gualtieri

Come promesso qualche settimana fa eccomi qui a parlarvi di tessitura.

Anche questa volta devo ringraziarvi perché mi avete dato l'occasione di immergermi nella vera realtà produttiva tessile e visto che la maggior parte del mio tempo la trascorro dietro una scrivania posso dire che è stata una bella novità! È sempre la solita vecchia storia per cui finisce che i luoghi più vicini a noi sono quelli che in qualche modo apprezziamo e godiamo meno. Mancanza di tempo, pigrizia o altro non saprei. Fatto sta che questa gita fuori porta (ma poi neanche troppo...) ci voleva proprio.


Spiegare in un solo post come funziona la tessitura e quali siano i meccanismi, le fasi e i saperi dietro a un tessuto è compito praticamente impossibile. Non alzo bandiera bianca, ma realisticamente ammetto che l'intento non è quello di spiegarvi tutto il processo nel minimo dettaglio. Piuttosto quello di darvi un'infarinatura e qualche nozione di base che spero troverete utile quando vi troverete a discernere di tessuti (e non solo). Dove non arriveranno le parole spero arrivino le foto di questo mini reportage e il piccolo video che abbiamo caricato nella nostra area youtube.

Tessitura: l'ABC.

Lo strumento necessario per tessere è il telaio chiaramente. Ne esistono di moltissimi tipi soprattutto nell'industria tessile moderna (gli stessi che vedrete all'opera nel nostro reportage)  ma  per semplicità vi descrivo il lavoro di un telaio che produce la tela, l'intreccio più semplice e maggiormente diffuso, la cui struttura, pur con le necessarie modifiche, evoluzioni (e complicazioni!),  è stata ed è alla base anche dei più grandi telai industriali.zz

Telaio

 

Durante la tessitura vengono intrecciati i fili di trama e ordito.

I fili dell'ordito sono avvolti al (1)subbio posteriore (che è un cilindro posto nella parte posteriore del telaio) e sono divisi in due serie (serie pari e serie dispari) alternate. Ogni (2)filo d'ordito passa in un (3)liccio che è lo strumento necessario alla loro movimentazione. I licci pari muovono i fili di ordito della serie pari e quelli dispari muovono i fili di ordito dispari. I licci sono collegati a dei (4)pedali premendo i quali il tessitore ha modo di sollevare di volta in volta i fili necessari all'intreccio.

La movimentazione così generata ha lo scopo di creare il passaggio (passo in gergo tecnico) attraverso il quale far passare la (5)trama trasportata dalla (6)navetta (o spoletta), che passando da un lato all'altro del telaio, srotola il filo che viene quindi battuto dal (7)pettine per avvicinarlo al filo di trama della riga precedente.

Così un incrocio dopo l'altro avviene la tessitura.

Alla base di qualsiasi tipo di telaio, semplice o complesso che sia, vi è questa tecnica che ormai da 5.000 anni permette a uomini e donne a ogni latitudine di creare tessuti.

La tessitura a Prato

Nella nostra città, Prato, migliaia di uomini e donne dal XIII secolo in poi hanno dedicato la loro vita proprio all'arte della tessitura. Ancora oggi le tessiture sono centinaia. Più sicure e salubri fortunatamente ma sempre con i loro odori e suoni inconfondibili. Noi ne abbiamo visitata una e queste sono le foto.

I nostri tessuti nascono da qui. Da queste mani e da questa tradizione.

Quanta bellezza in questo antico lavoro. Quanto saper fare. Non vi pare?

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