Sonia Delaunay (all'anagrafe Sarah Ilinitchna Stern), in questo periodo, è un ottimo motivo in più per scappare un week end a Londra. Tra l’altro, quando vengo a conoscenza di esposizioni come queste, la mia voglia di possedere un minuscolo monolocale di 40 metri quadrati nella capitale britannica cresce a livelli quasi febbrili! Sognare non ha fatto mai male a nessuno e poi chissà magari vinco alla lotteria e il mio rifugio sotto la Union Jack prende vita!
Sonia Delaunay si è regalata una vita davvero straordinaria. Nata in Ucraina nel 1885, trascorre la maggior parte della sua infanzia e adolescenza a San Pietroburgo perché adottata da zii benestanti e colti. Questo le da l’opportunità di viaggiare molto, di visitare città e musei europei, di essere introdotta in un mondo intellettualmente appassionato e raffinare quindi le sue conoscenze e inclinazioni. Sotto consiglio di un’insegnante che aveva intuito le sue capacità artistiche, si trasferisce in Germania per frequentare l’Accademia di Belle Arti e appena terminati gli studi, nel 1905, si trasferisce a Parigi. Qui inizia ufficialmente la sua travolgente storia d’amore con la Ville Lumière, con la pittura, la moda e il colore. Trascorre molto del suo tempo nelle gallerie d’arte subendo il fascino di artisti come Gauguin, Van Gogh, Rousseau e dopo un anno inizia a dipingere. Fin da subito emerge dai suoi lavori una passione incondizionata per il colore, passione che raggiungerà livelli espressivi eccezionali negli anni seguenti.
Nel 1907 Sonia incontra Robert Delaunay, pittore, che sposerà qualche anno dopo e dal quale avrà un figlio. Insieme a Robert approda a uno stile pittorico chiamato Cubismo Orfico, dove si sperimentano contrasti di colore puro colpiti dalle varie rifrazioni di luce e dove si gioca con le forme geometriche. Sonia, successivamente, portò nei tessuti e nella carta questo stile astratto vibrante di colore creando così abiti (quelli che lei definiva ‘simultaneous dresses’), costumi da bagno, arazzi, carta per libri, costumi teatrali che raccontavano di lei e del suo amore per le tinte forti, piene che le ricordavano gli abiti tradizionali indossati durante le feste di paese in Ucraina.
Sonia Delaunay è considerata ormai la signora delle Avanguardie. Talentuosa e complessa, indipendente, poliglotta, danzatrice di tango, amica di Apollinaire e soprattutto disegnatrice di un mondo che porta il suo inconfondibile timbro. Sonia ha lasciato il segno, i suoi dipinti e i suoi tessuti infatti sono moderni e attuali ancora oggi e lo saranno sempre. E questo la fa entrare di diritto nell’Olimpo degli artisti che contano, che verranno raccontati e ricordati nei libri. A me Sonia Delaunay piace soprattutto per la sua voglia di vivere, scoprire e fare. Ho come l’impressione che sia stata una donna che avesse sempre qualcosa da sbrigare, sperimentare, imparare. La vita lei l’ha presa a morsi e, a parer mio, non esiste modo migliore di dire grazie alla vita se non vivendola al massimo delle proprie possibilità.
Su Sonia Delaunay ci sarebbe davvero tanto da dire. Spero di aver acceso in voi la curiosità necessaria per conoscerla meglio o per andare, se siete in zona, a Londra e visitare la mostra a lei dedicata.
Il prefeltro lana - seta DHG ora lo trovate in tanti nuovi colori che ricordano le tinte preferite da Sonia Delaunay! Date un'occhiata e lasciatevi ispirare.
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