Anne Kelly è un'artista tessile inglese che fa una gran bella cosa: realizza progetti tessili con tessuti riciclati e carta.
Pannelli di tessuto ricamati e cuciti ispirati dai suoi viaggi e dell'arte popolare. Anne Kelly è anche scrittrice, blogger e insegnante. Le immagini che troverete nell'articolo e le parole di Anne Kelly vi racconteranno la sua storia come donna e come artista. Una storia che personalmente mi è piaciuta tantissimo perché sa di buono. Sarà perché adoro le persone che fanno del riciclo una vera e propria arte/ragione di vita. Buona lettura!
DHG:ciao Anne, io adoro tutto quello che è collage, tessuto, cucito. Perciò capirai il mio entusiasmo nel trovarti! Puoi raccontarci il tuo lavoro di artista tessile e come sei arrivata fin qui?
ANNE: ciao Annalisa. Grazie per avermi contattata e le tue parole gentili. Ho studiato Belle Arti in Canada e al Goldsmiths College nel Regno Unito. Ho formato una famiglia, dedicato il mio tempo all’insegnamento ed eventi di beneficienza. Successivamente ho iniziato a esporre in contesti locali e regionali. Sono divenuta artista residente al Sussex Prairies Garden nel 2014. Avendo così l’opportunità di lavorare con associazioni benefiche per la tutela dell’ambiente e di creare una nuova opera, ‘Wildflower Teacloth Sketchbook’ esposta al Patchwork Meeting di Praga nel 2015. Attualmente espongo e insegno a livello nazionale e internazionale. Sono artista ospite al Knitting and Stitching Show di London e tutor al Fiberarts Australia and New Zealand nel 2017.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti e perché?
La natura. È la base di tutto il mio lavoro. Gli artisti, i designer e gli artigiani sono sempre stati influenzati dalla natura, e gli artisti tessili ancora di più. Una serie dei miei primi lavori era basata su disegno di piante del giardino. Via via che le mie opere sono cresciute per dimensioni e complessità, ho mantenuto e valorizzato la mia connessione con la natura. Attraverso la mia attività di insegnamento e i viaggi che faccio grazie al mio lavoro, ho osservato che professionisti di ogni età e abilità hanno in comune un amore enorme per la natura e il tessuto. Questo mi ha dato l’ispirazione per il mio nuovo libro. Ho usato piante, fiori, alberi, uccelli, insetti e paesaggi nel mio lavoro.
Condivido a pieno la tua scelta di utilizzare tessuti riciclati, stoffe che hanno una storia alle spalle. Un metodo virtuoso per creare bellezza da qualcosa di dismesso. E’ una scelta squisitamente ‘romantica’ la tua oppure c’è altro dietro?
FiIn da piccola sono sempre stata attratta da tessuti vintage e riciclati. Andavo nei negozi dell’usato o a vendite di beneficenza per comprare tessuti e vestiti. Non ho perso l’abitudine e ora ci sono persone che mi donano generosamente tovaglie ricamate, che spesso uso come base per i miei lavori di cucito, perché hanno un senso di morbidezza e di vissuto che è impossibile trovare nei tessuti nuovi. Mi piace il quotidiano, i tessuti di uso comune usati danno questo tipo sensazioni. Mi piace immaginare chi potrebbe avere usato o indossato questi oggetti. Oltre all’imperativo ecologico, si tratta di una scelta visiva ed estetica.
Il tuo libro ‘Textile Nature’ è così stupendo che abbiamo deciso di venderlo anche su DHGShop. Vuoi parlarcene?
Grazie Annalisa! Il mio editore, Batsford, mi ha commissionato un libro da scrivere nel 2013. Mi ci sono voluti tre anni di ricerca e di revisioni per completarlo. Volevo che producesse delle sensazioni stimolanti da un punto di vista tattile e visivo – volevo che fosse un libro che la gente desiderasse veramente possedere. Include il lavoro di oltre 30 artisti un gran numero di istituzioni e organizzazioni che promuovono o lavorano con la natura. La mia fotografa Rachel Whiting lavora principalmente con la luce naturale e le sue fotografie conferiscono una particolare ‘aura’ al libro.
I ponti sono strutture che servono ad unire parti apparentemente aliene, a far superare ostacoli, ad aprire comunicazioni. Un po’ quello che succede anche nei tuoi lavori. Se potessi rivestire un ponte di qualsiasi città nel mondo con i tuoi lavori, quale sceglieresti?
Che domanda magnifica! Direi il Ponte Vecchio a Firenze. Lo adoro perché è coperto di edifici. Di recente ho coperto con il tessuto l’arca di Noè e un capanno, quindi questa sarebbe una sfida fantastica. Firenze è una città meravigliosa, come un museo, con così tante cose da vedere. Mi piacciono in particolare le botteghe artigiane e i mercatini che ancora si trovano per le strade, con cibo e artigianato tutti made in Italy.
Per chiudere, c’è un progetto tessile che accarezzi da tempo ma che ancora non hai realizzato?
Mi piacerebbe produrre una serie di lavori riguardanti la storia della mia famiglia, che, come spesso accade, comprende tante diverse fedi, nazioni e culture. È stimolante produrre un lavoro autentico ma non troppo sentimentale in relazione alla propria famiglia. Ho tante idee su come iniziare il lavoro, e mi sto preparando per una importante mostra in Canada nel 2019, quindi magari avrò risolto i miei dilemmi per quella data.
Qui trovi il sito di Anne Kelly
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