Oggi condividiamo con te un progetto che è davvero nelle nostre corde. Perché è coloratissimo, originale e divertente.
Ma andiamo per gradi.
La fiber artist che ti presentiamo oggi si chiama Caterina, in arte Pinamolina, e lavora con il feltro dal 2010. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Bologna e, durante un corso sul tessile, ha avuto modo di conoscere il feltro ad acqua e il feltro ad ago. Il suo percorso è proseguito successivamente nell’ambito della moda e, da allora, ha sempre continuato a sperimentare queste due tecniche applicandole alla realizzazione di capi d’abbigliamento.
Poi, nel 2019, Caterina si è ritrovata tra le mani dei piccoli avanzi di lana bergschaf che non si prestavano ai suoi progetti moda, e così ha utilizzato la lana bergschaf per creare il suo primo woolly – è così che lei chiama le sue soft sculpture – con la tecnica del feltro ad ago. Da allora non ha più smesso.
Si è innamorata di questa tecnica a scarto zero grazie alla quale riesce a dare vita in modo fedele ai personaggi che immagina. La lentezza che richiede le permette di avere un controllo costante sulla lavorazione e di curarne anche i più minimi dettagli. È affascinante, per Caterina, come una tecnica apparentemente così semplice permetta di modellare oggetti estremamente elaborati.
Quando la famiglia dei woolly è cresciuta ha deciso di inaugurare un progetto interamente dedicato a loro: Pinamolina. Questo nome arriva dall’infanzia di Caterina, Pinamolina è stato il suo primo peluche dal quale è stata inseparabile per anni e che ancora custodisce con amore. Le piace pensare che ogni woolly racchiuda un po’ della magia di quel peluche e che ci ricordi anche di non abbandonare mai lo stupore che ci abita da bambini.
Nella scelta dei soggetti si ispira al mondo naturale. Che siano animali o vegetali, cerca sempre di rappresentarli in modo minimale ed espressivo, e anche di dare loro una personalità battezzandoli con un nome d’altri tempi.
Per i woolly, che lasciano più spazio alla fantasia, sceglie color palette ispirate ai giocattoli della sua infanzia, negli anni ’90. Ed è qui che è arrivata l’idea per il nostro progetto. Caterina è rimasta colpita dalla varietà della nostra cartella colori e ne ha approfittato per realizzare una mini collezione di buffi nudibranchi.
I nudibranchi sono delle creature marine tra le più colorate del pianeta. Molluschi in miniatura, arrivano ad una lunghezza massima di 6 centimetri, dalle forme più incredibili e con un manto che sembra una tavolozza colori esplosa in mano a un pittore. Sono talmente particolari da risultare magnetici.
Come tutti i wolly anche loro hanno dei nomi: Vetulia, Ada, Paloma, Gilda e Dina. Tutti nomi femminili, anche se i nostri amici nudibranchi sono ermafroditi!
Caterina ha un tocco magico e le sue creaturine sono strabilianti, così ricche di deliziosi dettagli e così ben fatte. Ma anche tu puoi provare a tirar fuori il tuo strambo branco di nudibranchi. Ti basta un po’ di fantasia, tecnica e alcune delle nostre fibre scelte da Caterina per questo progetto in particolare: il nostro mix di lane cardate 'Maori' e poi ramie, lino e angelina.
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