Laurence Aguerre e i suoi incredibili fiori soavi realizzati rigorosamente a mano. Li ho visti e mi sono sentita come Alice nel Paese delle Meraviglie. Li ho visti e avrei voluto esserne sommersa.
Una tavolozza di colori pastello, materiali delicatissimi, cura da certosino per i dettagli, una straordinaria abilità manuale, l’Amore per i figli più evanenscenti della divina Gea: questo il mix perfetto utilizzato da Laurence Aguerre per i suoi lavori. Oggi sono davvero felicissima di presentarvi quest’artista tessile francese che, a mio parere, dovrebbe disseminare il mondo dei suoi magnifici fiori: più Aguerre più gioia per lo spirito! E ora gustatevi l’intervista e la galleria d’immagini, e preparatevi anche a sognare ad occhi aperti.
Ciao Laurence. Ho trovato i tuoi lavori gironzolando per il web in cerca di artisti tessili da intervistare. Amore a prima vista! Come nascono i tuoi delicati fiori-scultura?
Ciao Annalisa. Grazie tante per il tuo interesse entusiastico verso le mie creazioni, e per volerle condividere coi tuoi lettori. Mi piace mischiare i materiali, le tecniche, i colori, e credo che questo mi dia un’infinita libertà di creare. La maggior parte delle volte parto dal filato (cotone, lino, seta, metallo) o dalla fibra per la lana. Tesso a mano, intreccio, ricamo, realizzo pizzi, feltro ad ago, e poi sperimento con le forme fino a quando non trovo una bella composizione. È un’esplorazione che richiede tempo. A volte ho in mente un fiore specifico, a volte creo molto liberamente, e mi lascio guidare dai materiali e dalle tecniche. Ma mi concentro sempre sulla necessità di avere un pezzo leggero e arioso, che possa danzare in una lieve brezza, con dei bei tocchi di rifinitura. Sono felice quando i miei fiori danno l’impressione di essere vivi.
Quali sono i materiali con i quali preferisci lavorare?
Lavoro con filati naturali come cotone, lino, seta, lana, ma anche con quelli di metallo molto fini. Quando uso tessuto, è seta, organza di seta, o cotone biologico. Aggiungo anche perline di vetro e cristallo. Passo tanto tempo selezionando i materiali, e sono molto felice quando ne trovo di inusuali. Amo creare sorprese coi materiali che uso, e mi piace mischiarli.
Le tue delicatissime opere sembrano provenire da un mondo fiabesco. Qual è la tua fonte d’ispirazione?
La mia fonte d' ispirazione è la natura – selvaggia, libera, delicata, viva. Vivo da oltre 20 anni a Parigi, e man mano che passano gli anni, mi manca davvero la campagna in cui sono cresciuta, nel sud-ovest della Francia. Amo dei giardini nascosti a Parigi, come i "Les Jardins du Palais Royal" dove ti dimentichi della città. La mia prima installazione intitolata “Un peu d’air” era direttamente ispirata a quei giardini.
Puoi descriverci il tuo studio? Così da immaginarti nella tua fase creativa.
Nell’ottobre del 2015 ho avuto l’opportunità di essere selezionata per far parte di “Les Ateliers de Paris”, a Parigi vicino a Bastille. Si tratta di un posto creativo per il design, artigianato, gioielli e moda realizzato in uno splendido edificio parigino in cui alcuni anni fa lavoravano Jean-Paul Gaultier e la sua squadra. Incontrare altri artisti e designer, scambiare idee e collaborare con loro è un’esperienza che mi arricchisce. Il mio studio è tutto bianco, con una luce magnifica, organizzato come un minuscolo showroom, con giardini di fiori. La gente dice che è un posto molto silenzioso. Ho delle piante minuscole, come una oxalis che è una pianta magica che si sveglia alla mattina con la luce e dorme di notte. E ho dei disegni di altri artisti. Lavoro di fronte alla finestra, e amo vedere il cielo, il sole, e le nuvole che si rincorrono.
Qual è stato il tuo percorso formativo? I tuoi studi ti hanno aiutata nel diventarel’artista che sei oggi?
Sono sempre stata affascinata dai tessuti e dal modo in cui vengono prodotti. Ho imparato il ricamo e l’uncinetto quando avevo 10 anni, e poi non ho mai smesso di esplorare le tecniche tessili per hobby. Ho fatto studi convenzionali e mi sono laureata ne 1990 in Economia e Management. Ho lavorato per quasi 20 anni nel mondo della moda e degli accessori, nella parte amministrativa. Nel 2012, a causa di grosse ristrutturazioni all’interno della mia azienda, ho deciso di spingermi oltre studiando disegno tessile alla Scuola Superiore di Arti Applicate Duperré, a Parigi. Ho creato il mio primo fiore, “Ballerine”, e altri per un’installazione intitolata “Un peu d’air” che presentai alla fine dei miei studi di design nel 2014. Questo giardino di tessuti ebbe un discreto successo e fu l’inizio della mia nuova avventura artistica.
Ad oggi le tue opere sono incentrate sul tema floreale, hai intenzione di sperimentare altri soggetti?
La natura è un’infinita fonte di ispirazione, e una vita non sarà abbastanza per esplorarla tutta. Credo di avere molti esperimenti ancora da fare con i fiori e le piante e mi piacerebbe lavorare specialmente con l’erba, e successivamente con le piante grasse. Anche le farfalle e gli uccelli faranno parte dei miei giardini. Poi potrei concentrarmi su qualche minuscola casa speciale, come capanne, tende, yurte, ma sempre includendo delle piante e dei fiori.
Hai la possibilità di conoscere un’artista tessile, chi scegli?
Ci sono molti artisti tessili che mi piacerebbe incontrare, come l’incredibile designer per uncinetto giapponese Jung Jung, la delicata ricamatrice Rita Smirna, la sottile e moderna ricamatrice Meredith Woolnought, Alexandra Kehayoglou e i suoi tappeti straordinari. A dire il vero, la lista è piuttosto lunga.
Puoi visitare il sito di Laurence Aguerre.
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