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Mostra ‘TRA ARTE E MODA’ al Museo del Tessuto di Prato

da Annalisa Chelli - 18/07/2016

Annalisa Chelli

Tra Arte e Moda è il titolo della nuova mostra presente al Museo del Tessuto fino al 19 Febbraio 2017, in collaborazione con il Museo Salvatore Ferragamo. Mostra che abbiamo avuto l'opportunità di visitare (Edoardo ed io siamo gli inviati speciali per questo pezzo che abbiamo scritto a quattro mani!) perché abito a Prato e che consiglio a tutti coloro che amano il design tessile: tempo davvero speso bene!


Questa mostra itinerante è presente anche in altri quattro musei e in ciascuno di essi vi è una parte diversa e specializzata nel settore a cui fa riferimento. Potete infatti visitare questa mostra anche nei seguenti luoghi: Museo Salvatore Ferragamo, Museo Marino Marini di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale e Palazzo Pitti.

La Moda è Arte? Questa è la domanda che ci viene posta ad inizio mostra e le risposte possono essere molteplici e contrastanti tra loro. All’interno della mostra abbiamo potuto ammirare diversi progetti per tessuti e manufatti tessili. Molti dei disegni sono stati effettuati su carta e altri direttamente su tessuto, ma allo stesso tempo abbiamo potuto apprezzare delle opere d’arte.

La mostra fa riferimento ad un periodo storico molto importante non solo sotto il punto di vista culturale, ma soprattutto sotto il profilo economico. Negli anni ’50, ovvero il periodo post Seconda Guerra Mondiale, gli italiani si stavano rimboccando le maniche per ricostruire un patrimonio perduto fondato sull’Arte e sulla qualità. Importante è stata la Triennale di Milano, presente dal 1951 al 1957, un'esposizione di arte, design e non solo, che dava l’opportunità agli artisti di sperimentare le loro idee unendo l’Arte al mondo della Moda. Gli artisti coinvolti sono tra i più famosi di quel periodo come Gio Ponti, Gio Pomodoro e Lucio Fontana. Tutti questi nomi dimostrano come in un periodo di ricostruzione e di boom economico ognuno volesse lasciare la propria impronta sia a livello artistico che concettuale. Grazie a questa fusione che avviene tra Arte e Moda, tutti i progetti per tessuti e manufatti tessili finiscono per essere un modo con il quale anche una persona normale entra a far parte di un mondo privilegiato, poiché i risultati finali di questi progetti entrano nelle case di molti italiani.

I pezzi che ci sono piaciuti di più

Tra le varie opere presenti al Museo del Tessuto alcune ci hanno impressionato più di altre. Nella prima parte della mostra risalta subito l’opera di Gio Pomodoro denominata “I cirri”, che si è classificata al primo posto nel concorso Jsa Triennale del 1957, che ha visto la partecipazione di più di 5000 progetti.


E sempre della Manifattura Jsa una poltrona con tessuto a stampa davvero innovativo per l'epoca.


Un’altra opera davvero interessante per l’effetto grafico particolare è quella di Ettore Sottsass, che ha proposto questo progetto grafico di tessuto per la Triennale di Milano del 1954. Il disegno è stato realizzato su carta e grazie ad un gioco di colori si mette in risalto la trama che dovrebbe essere riportata sul tessuto. Degno di nota anche l’arazzo di Atanasio Soldati, realizzato nel 1958 con seta e canapa.

 Possiamo ammirare anche l’opera di Lucio Fontana denominata Concetto spaziale del 1968, realizzato con idropittura su tela. E qui si apre un intero mondo!


In un altro angolo della mostra vi sono anche i foulard in seta disegnati, tra questi risalta quello di Giuseppe Capogrossi del 1958, che colpisce per i giochi dei colori e dei segni utilizzati.


Infine, ci preme ricordare che il Museo del Tessuto ha al suo interno anche una mostra permanente, nella quale sono presenti dei pezzi davvero interessanti. Non solo sotto il profilo degli abiti e tessuti, ma anche a livello di memorie, ovvero dei procedimenti utilizzati nei secoli scorsi per lavorare le fibre tessili.


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